Il rosso avvolge un bambino che scruta il mondo che veloce gli scorre davanti. Lo stile non è solo ciò che si indossa, ma il modo in cui si abita il proprio spazio Il passato si riflette sul presente, la modernità incontra la memoria, ricordandoci che ogni città è un dialogo tra epoche. A filo d’acqua, l’autunno settembrino incomincia a raccontare la sua storia. Su ruote scorre anche di riflesso ciò che crediamo immobile. La fortuna parcheggia anche in fila, pronta per partire in una città in movimento. C’è pace negli occhi di un bambino felice in braccio alla sua mamma.ma altrove quegli occhi si chiudono troppo presto. In un incontro inconsueto, la fragilità umana si stende nel silenzio del verde. L’albero si aggrappa alla vita e porta con sé i segni di un’esistenza fragile: sacchi consumati, residui di un uomo senza fissa dimora, appesi come un grido muto nel cuore della città. Anche se senza luogo, esiste e resiste.